air jordan 5 metallic silver 2011E-Mail
HOME
2014/09/25/19:17:28
No.26007
Es war Ihr Horror, genau dort: zu merken, dass "cool" war ein geschlossenes System, selbst aufrecht und selbstrechtfertig, die Kinder spielten gro?artiges Spiel, weil sie davon abzuhalten in die ebenso grotesk, aber produktiver Spiele Erwachsenenalter verboten, von den bedeutungsvollen Macht ausgeschlossen K盲mpfe und so frei, einander die Sinne von sich selbst an jeder entscheidenden Entwicklungsphase pervertieren durch monstr枚se Status-Spiele. 'Cool' war letztlich ein weiterer Mechanismus, durch den Kinder-Zeit gef眉llt war, weil die Erwachsenen nicht trauen, sich aktiv in der Gesellschaft zu nehmen.
homme mbt sifaE-Mail
HOME
2014/10/18/05:58:43
No.28905
Jacques Chirac aveva rifiutato il duello televisivo con Le Pen: "Niente dialogo con chi A¨ fuori dai principi repubblicani!". Il duce ne aveva sorriso e nei suoi comizi, un vero one man show su un palco circolare con al centro il tricolore bianco rosso blu, l'aveva facilmente trasformato in gag: "Chirac ha paura di discutere con me: cosa nasconde?". E giA1 un elenco di nefandezze. Da poco nominato ministro dell'Interno inviato lA¬ da Monsieur le PrAcsident proprio per metterlo alla prova con la sicurezza, ovvero il dossier che lui stesso dall'Eliseo aveva agitato con l'aiuto di una straordinaria enfasi data dalla tv durante la campagna elettorale contribuendo cosA¬ al successo di Le Pen, SarkA2 in tv c'A¨ andato. Ha guardato in faccia il duce e lo ha rovesciato dimostrando che si poteva esprimere una politica di destra senza compiacere l'estrema destra. Il giorno dopo applausi sui giornali e retroscena ricercati, per quanto la forza del ciclone Sarkozy fosse ben nota, fin dal suo lontano apparire.
gucci fabric watchE-Mail
HOME
2014/10/21/16:32:25
No.29212
Bergomi non dice ancora basta e riflette sulla tentazione Boston "Per ora non mi ritiro, ma valutero' solo un' offerta importante. E quando lascero' il calcio? Piu' allenatore che dirigente" MILANO Un saluto e un "grazie" a tutti, "dai dirigenti, agli allenatori, ai compagni, ai tifosi". Senza decisioni definitive e annunci sul suo futuro, come previsto. E senza polemiche: l' unico sassolino che esce dalle scarpe di Bergomi dopo un mese e mezzo di silenzio e' un rimpianto che prova a riassumere tutte le sensazioni di un addio (da giocatore) all' Inter "che pesa". Pesa "perche' 22 anni in nerazzurro sono piu' di meta' della mia vita. Lippi con me e' stato chiaro e corretto, mi spiace non poter giocare con Vieri nell' anno in cui l' Inter sta facendo tutto per bene, ma il vero rimpianto e' non averlo saputo qualche mese prima: oggi avrei avuto altre certezze sul mio futuro". Invece. "Invece non ho ancora le idee chiare. Ora vado in vacanza, riflettero' ". Giocare ancora? "Si' , ma solo se dovesse arrivare un' offerta importante: vedermi con un' altra maglia addosso mi riesce difficile, anche se lo stesso Moratti mi ha detto che le bandiere non si macchiano in appena un anno". Altrimenti? "Altrimenti il presidente mi assicura che l' Inter e' e resta la mia casa. Dirigente? Difficilmente quest' anno: l' organigramma e' gia' completo e sarebbe dura trovarmi un incarico. E comunque la testa e' ancora in campo ed e' li' che mi vedo, piu' che dietro una scrivania: dopo l' estate iniziero' il corso allenatori per il patentino di terza categoria". Salvo "offerte importanti" o comunque un' idea che lo spinga a continuare a scendere in campo: "Per ora la piu' allettante e' quella di Zenga Boston Revolution affascinante anche per tanti motivi extracalcistici (e anche "pratica": iniziando in gennaio, nel frattempo Bergomi potrebbe studiare l' inglese e anche i testi da allenatore, ndr). Andare la' con la famiglia non sarebbe un problema, magari a meta' luglio faro' un salto a Boston a dare un' occhiata di persona, anche se potrei incontrare Walter prima, in Italia". Comunque sia, "in autunno vorrei organizzare una festa a San Siro, che sia un saluto ai tifosi o un addio al calcio vero e proprio". Bergomi ne ha parlato ieri pomeriggio con Moratti, che salutandolo ha assicurato tutta la sua collaborazione, ribadendo anche che riflettera' sull' ipotesi di ritirare la maglia numero 2. "Decidera' lui, mi piacerebbe molto", diceva ieri Bergomi, con il sorriso sereno di chi all' Inter da' l' arrivederci cosi' : "Ho avuto tantissimo, ma guardandomi allo specchio potro' dirmi sempre "per questa squadra ho davvero dato tutto". Andrea Elefante.i≫?Bergonzoni spiega Bergonzoni